sabato 24 aprile 2010

Gli errori del 5 stelle: qualche consiglio utile...

Dopo le piccole vittorie (in Emilia Romagna direi decisamente grossa) delle regionali del movimento 5 stelle, ecco una piccola critica costruttiva in modo che siano preparati alle elezioni fra 3 anni (forse anche prima vista l'aria che tira in parlamento).

1) Cambiare il punto economico del programma ed in maniera pesante (vedi pagina 7): a parte alcune rare proposte (vedi l'abolizione dei monopoli o il taglio della spesa pubblica), il resto del programma è un metter divieti ad azioni o persone: ovviamente la maggior parte di questi divieti sono puramente populistici, come il mettere un tetto agli stipendi, per non parlare d'impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con principale mercato interno (cosa vorrà dire principale mercato interno non l'ho capito...).
Le proposte avanzate sono spesso superficiali, tipiche di un programma elettorale qualsiasi, più della metà sono inapplicabili e soprattutto non risolvono i problemi economici italiani, in particolare quelli che affliggono il mercato del lavoro e la libera impresa; un esempio su tutti: introdurre nel programma l'abolizione di tutti gli albi professionali, classico esempio di corporativismo il cui unico obiettivo è mantenere i prezzi alti e controllati.

2) Staccare il movimento dalla figura di Grillo: BG ha di sicuro il merito di essere riuscito a creare un movimento interessante, ma perché regga ora e in futuro deve cominciare ora a staccarsi dalla sua immagine, per esempio eliminando il suo nome dal simbolo, creando una pagina internet a parte non gestita dallo staff di Grillo.
In particolare per evitare che il movimento sia penalizzato dal fatto che una persona non sopporti BG e che non muoia nel momento in cui BG smetta di girare per le piazze.

3) Bloccare l'idea secondo cui per ogni mezza decisione bisogna fare una scelta popolare ed ad esempio porto il caso del secondo consigliere regionale dell'Emilia Romagna: con un 7% la lista 5 Stelle ha ottenuto 2 seggi nei consigli regionali: uno per Bologna e uno per Modena.
In entrambe le provincie il candidato con il maggior numero di voti è stato il candidato presidente alla regione Favia, per cui doveva scegliere con quale seggio salire, in base a tale scelta sarebbe salito Poppi o Defranceschi, i candidati che hanno ricevuto il maggior numero di voti rispettivamente per Modena e Bologna dopo Favia.
Favia ha delegato la scelta ad una riunione di 40 persone dove alla fine è stato scelto Defranceschi, anche se ha fatto eco tutta una serie di polemiche interne o esterne per come è stata effettuata la scelta.
Personalmente penso che la scelta di Favia di delegare sia stato un errore, ma è ancora peggio la pretesa di gran parte dei "grillini" di dover partecipare a qualsiasi attività decisionale.

Per il momento non ho altre osservazioni, ma questi 3 sono punti fondamentali su cui agire e riflettere.

Nessun commento:

Posta un commento

Licenza Creative Commons
the road 2 serfdom by theroad2serfdom.blogspot.com is licensed under a Creative Commons Attribution-NoDerivs 2.5 Italy License.