sabato 17 aprile 2010

Il coraggio della lepre

L'attuale situazione politica italiana sembra essere giunta ad un bivio. Da una parte c'è il PdL di BS che, forte del consenso parlamentare, sostiene una politica mirata a garantire le riforme per la nazione, dall'altra c'è il PdL di Fini che, ormai da tempo immemore, si oppone alla politica Berlusconiana con tanto di dichiarazioni pubbliche e frecciatine pre e post elettorali.

Allo stato attuale pare che l'ultima esternazione di Fini non sia andata giù a BS, il quale ha azzardato:

"L'invito che rivolgo a Fini è quello di superare le incomprensione e di desistere dal formare gruppi autonomi"

e continua:

"Se darà vita a un gruppo autonomo ci sarà una scissione e il governo andrà avanti lo stesso. E' una posizione condivisa da tutti.".

Sembrano dei semplici consigli su cui riflettere, tuttavia hanno l'aria di essere delle raccomandazioni forti su cosa fare e soprattutto su cosa non fare. Ma BS è sicuro di sè e della sua maggioranza, BS non teme Fini. Ha fondato il PdL chiedendogli di abbandonare il simbolo del suo vecchio partito, "Alleanza Nazionale", al fine di accorpare i due partiti in un unico, ammaliare con avances politiche i Finiani storici e accoglierli nel bel mondo fatato di BS. Alla lunga, ormai parliamo di un paio di anni, ci sta riuscendo ottenendo forti consensi. Pare che Fini stia diventando scomodo per tutti, di fatti se volesse creare un gruppo parlamentare autonomo, attualmente non avrebbe grosso seguito all'interno del PdL, solo i fedelissimi lo seguirebbero, gli altri, tra i quali il buon La Russa, rimarrebbero nel mondo fatato di cui sopra.

Allora cosa può fare GF? Sicuramente non può continuare a fare opposizione al PdL nel PdL, è un paradosso che lui stesso non vuole portare avanti. Può, invece, creare un gruppo tutto suo portare con sè i suoi fedeli "compagni" di partito e ripartire. Ma le alleanze? Il punto fondamentale di questa storia sembra proprio essere questo, quale coalizione supporterà il nuovo gruppo Fini? Il nuovo centro di Tabacci, Casini e Rutelli? La sinistra (ebbene esiste signori...basta prendere un bel binocolo potente) del PD di Bersani? O, paradossalmente, il PdL di BS?
Probabilmente l'ultima opzione è improbabile, mentre la prima potrebbe essere la più verosimile; ciò che permane è la forza e il coraggio di Fini di opporsi con gesti pratici, non solo con parole e frecciatine da populista; probabilmente appena avrà un maggiore consenso all'interno del PdL deciderà di fondare il suo gruppo, e da quel momento si apriranno nuovi scenari...

5 commenti:

  1. Personalmente credo che Il Giornale purtroppo non ha pisciato fuori o comunque, se lo ha fatto, non di molto.
    Facciamo un po' di fantapolitica:
    1) Se Fini non ha un numero sufficienti di senatori da far cadere il governo, il ruggire è la mossa migliore.
    2) In caso contrario l'idea migliore sarebbe uscire dal PDL e creare un nuovo partito, in modo da poter controllare, in parte, il governo, pena caduta del governo.
    Quindi se fossimo nel caso 2 probabilmente il "ruggire" non è la mossa migliore, sarebbe meglio tentare un attacco.
    Un attacco però comporterebbe uno scenario differente che probabilmente spiega il "ruggire" di Fini anche se si è nel caso 2 e perché Il Giornale non ha sbagliato di molto (forse).

    L'approfondimento più tardi, ora il lavoro chiama...

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  2. Mi pare che sia iniziata la fase della denigrazione e dell'infamazione verso Fini. In puro stile, Mafia, Bossi e Berlusconi, insieme con la combriccola di destra, stanno aizzando la folla contro il presidente della camera.. bella scena di questa Italia che va a farsi fottere.

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  3. http://www.corriere.it/politica/10_aprile_23/bossi-crollo-verticale-governo_f6f67276-4eb3-11df-83f9-00144f02aabe.shtml

    Probabilmente Fini ha l'obiettivo di destabilizzare il PdL, sa come fare e soprattutto sa su quali punti scoperti andare a battere.

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  4. Forse, anche se per me è più probabile che cerchi di recuperare ciò che la lega gli toglie con le continue vittorie alle elezioni, leggasi presidenti di regione di Piemonte e Veneto.
    Solo che sta facendo un gioco molto pericoloso e questo si lega al mio commento precedente.

    Se tira molto la corda (o se ricrea il partito AN) la probabilità di elezioni anticipate è molto elevata, in tal caso si aprono, IMHO, 3 scenari:
    1) Corsa da solo: PD e Pdl faranno la campagna per il voto utile e rischia di fare opposizione, chiunque sia al governo, come l'UDC in questa legislatura.
    2) Attaccarsi al PD: in caso di vittoria della coalizione il suo ruolo sarebbe simile a quello che ha ora con l'attuale governo, forse con qualche potere in più, e gli esponenti del PD non sono esattamente SB.
    3)Allearsi con UDC: in tal caso si creerebbe un terza alternativa al governo del paese, con una interessante corsa a 3 per il governo.

    L'ultimo è probabilmente lo scenario più interessante, se non altro per l'esito un po' più incerto del risultato delle elezioni.

    IMHO, in qualsiasi di questi scenari si verifichi, salvo un miracolo nel terzo scenario, con la vittoria del centro, il potere di Fini&Co scema, ecco perché secondo me il Giornale ha ragione ad affermare che Fini sia un coniglio che cerca di ruggire...

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  5. Fini probabilmente sta cercando di capire se all'interno del PdL i suoi adepti lo seguono o meno. Allo stato attuale sono pochi i rappresentanti che lo seguono, sono tanti invece coloro che lo tradirebbero ben volentieri (vedi La Russa).
    Il dubbio che permane è cosa realmente vuole fare. Non credo che faccia questo casino per allearsi con il pd o con il pdl...credo invece che voglia legare con il grande centro. Badiamo bene alle posizioni politiche che Fini sta intraprendendo ultimamente. Mai estremista, sempre moderato e quasi imparziale; potrebbe essere un indizio piuttosto forte.

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