giovedì 22 ottobre 2009

AND THE WINNER IS....

Ecco il progetto definitivo per l'eliminazione degli sprechi in un comune.
Il progetto consiste nell'unire le 2 più grandi passioni italiane, che ci hanno accompagnato per tutta la storia, in una unica fantastica cosa: ovvero la passione per la competizione con gli avversari vicini (vedi i comuni del rinascimento, le squadre calcistiche...) con i premi esagerati (e quando dico premi esagerati mi riferisco a superenalotto e lotteria italia).
Ed ecco creato il più grande gioco fra comuni che si possa mai pensare: la gara al comune migliore.
Il gioco consiste nel fornire il maggior numero di servizi, al minor costo possibile e quando parlo di servizi intendo qualsiasi attività riconducibile al comune quali viabilità, inquinamento urbano, illuminazione, raccolta rifiuti, servizi ai cittadini,....; mentre al minor costo possibile si intende entrate tributarie per persona che vanno al comune (ICI, tassa sui rifiuti,...).
Il servizio non sarà valutato esclusivamente sulla sua presenza o meno, bensì anche sulla qualità del servizio offerto (l'idea è dare un valore assoluto che indichi l'importanza di un determinato servizio ed un valore relativo per indicarne la qualità).
Una volta valutata l'efficienza e l'efficacia di un comune in rapporto all'impatto sulle tasche dei cittadini si stila una bella classifica da pubblicare su qualsiasi giornale, blog e servizio televisivo.
Questa classifica dovrebbe produrre questa serie di effetti:

  1. Qualsiasi cittadino appartenente ad un comune è autorizzato a sfottere un residente in un comune più in basso il classifica, in classico stile calcistico, questo serve a dare un leggero interesse al pubblico ed alla sua gestione.
  2. Per stimolare i dipendenti pubblici esistono i premi per i primi 10 classificati: questo premi in denaro sono a completa disposizione della giunta comunale che li potrà utilizzare come più gli aggrada (se li possono anche spartire fra sindaco e assessori ma dopo dubito che verranno rieletti).
  3. Una giunta potrebbe lasciare gli sprechi al livello a cui sono e disinteressarsi completamente al montepremi, ecco che quindi i comuni che si trovano in fondo alla classifica verranno assorbiti dal comune adiacente più alto in graduatoria, in questo modo, oltre a ridurre l'esagerato numero di comuni presenti nel bel paese, si passa ad una eliminazione selettiva delle giunte inefficaci.
Il costo di questo progetto: il montepremi, l'individuazione di indici di efficienza e efficacia, il pagamento dei giudici per l'indagine.
I ricavi a livello teorico: dato che a rischiare non saranno i dipendenti ma soprattutto i dirigenti sarà nel loro interesse che il comune ed i servizi su cui può influire diano il massimo dell'efficienza, quindi netto miglioramento della gestione, eliminazione degli sprechi, aumento dei servizi.
Possibili problemi: corruzione dei giudici, impossibilità a chiedere la valutazione ai cittadini (sono incentivati a mentire per ricevere il super-bonus e non vogliono essere “assorbiti” da un altro comune).


Dite la vostra.

6 commenti:

  1. La tua proposta mi piace, ovviamente necessita di ulteriori approfondimenti, ma nel complesso la trovo interessante. Tuttavia mi chiedo come farebbe lo Stato a pagare i premi? Dove li trova i soldi?

    Il discorso dei giudici potenzialmente corrotti è un problema piuttosto serio; e allora ti chiedo, perchè non farlo fare ad un comitato (regionale o provinciale) di rappresentanti (non politici o consiglieri comunali) dei cittadini?

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  2. Non sono un esperto di finanza pubblica e su questo punto faccio fatica a rispondere, anche se si può tranquillamente effettuare i tagli a enti inutili (per citarne uno l'ARNI, ma ce ne sono molte altri) o privatizzando ciò che può essere privatizzato (RAI, Tirrenia), che possono aiutare a far partire il progetto nei primi anni.
    I soldi necessari per gli anni successivi al primo si possono trovare dalla minor richiesta di fondi da parte dei comuni.

    Il rischio principale dei comitati dei cittadini è che siano influenzati a dare un valore qualitativo maggiore del servizio in modo che il proprio comune riceva il super-premio.
    Se così fosse la classifica diventerebbe semplicemente a chi offre più servizi al minor costo, trascurando la qualità del servizio.
    Anche se questo sistema può fornire una buona proxy ad un costo nettamente minore.

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  3. A questo punto i giudici affinchè possano essere neutrali necessitano di determinati requisiti, tipo (provo a fare un breve elenco senza nessun pretesa):

    - devono essere residenti in un'altra regione, e non avere legami parentali con cittadini residenti nel territorio in cui operano da giudici;

    - professionalità (in termini di giurisprudenza, economia, e attività socialmente utili);

    - devono essere remunerati esclusivamente dallo Stato (quindi Roma, non Puglia, Lombardia, Calabria, Veneto, etc.)

    - non possono avere contatti diretti con sindaci e giunte comunali (oggetto di valutazione), ma solo contatti indiretti di tipo lavorativo e organizzativo del giudizio da esporre.

    etc.

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  4. molto interessante la tua proposta matteo, ma difficile da mettere in pratica nella realtà. La mia "controproposta" è quella di aumentare gli incentivi ai comuni più virtuosi, garantendo una maggiore trasparenza nei criteri di assegnazione, e minacciando il commissariamento coatto dei comuni meno virtuosi. Forse i questo modo si riuscirebbe ad incentivare comportamenti virtuosi delle giunte comunali. Ovviamente rimangono due problemi fondamentali:
    1) dove prende i soldi lo Stato?
    2) la trasparenza dei criteri di assegnazione degli incentivi non basta per evitare la corruzione.
    Infine vorrei fare una piccola provocazione: e se trasformassimo tutti i comuni in società non quotate con soci i cittadini stessi?

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  5. Rispondo prima a Federico: i giudici devono dare solo un rapporto qualitativo dei servizi, ovvero situazione delle strade comunali, lamentele, tempo medio per la ricezione dei documenti,... tutto ciò di cui si occupa il comune in maniera diretta o su cui può effettuare una influenza notevole.
    Quindi non sono necessari troppi requisiti.

    Ora passo a cosinet:
    Come controproposta è sicuramente più fattibile, però, IMHO, presenta una serie di limiti che la mia proposta non ha:
    1) il comune è poco incentivato a dare il massimo: una volta fatto il minimo per evitare il commissariamento coatto la giunta potrebbe curare più i propri interessi piuttosto che cercare di prendere il premio per il virtuosismo (la strada la faccio asfaltare dal mio amico pagandolo 100000€ piuttosto che dall'impresa che lo fa per 60000€).
    Con il mio metodo devi fare il massimo possibile per evitare il commissariamento (e non è detto che ci riesci).
    2) Si incentiva il meccanismo noto come "votare coi piedi": la gente sarà attratta ad andare in un comune limitrofo che offre più servizi.
    3) Mettendo un grosso premio alla fine per chi risulta migliore in classifica è meglio degli incentivi perché: il comune per prenderlo deve dare il massimo e non raggiungere una soglia (argomentazione simile alla precedente); in secondo luogo perché il premio può essere nettamente maggiore degli incentivi; l'incentivo non può essere troppo elevato, perché rischi di non avere abbastanza soldi per coprire tutti gli incentivi, mentre il premio può essere molto grande (ipotizzando una imposta di 10 cent alla persona puoi ottenere un premio da 5,7 milioni di euro; che corrisponde a circa metà delle spese di un anno del comune di Guastalla (15000 abitanti)).

    Per i problemi che hai evidenziato ho gia risposto nel post precendente.

    Infine sulla provocazione non ci sei lontano, direi che i comuni sono spa non quotate, del tipo cooperativo, poichè ad una persona corrisponde un voto....

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  6. "Lo spazio di intervento potenziale si riduce essenzialmente a quel 40 per cento della spesa pubblica costituito da retribuzioni e acquisti che finanzia la macchina amministrativa e i servizi pubblici. Si dovrebbe promuovere una grande riorganizzazione del settore pubblico partendo dalla sistematica comparazione dei singoli uffici (Asl, scuole, tribunali, commissariati di polizia e stazioni dei Carabinieri, comuni, università, eccetera) per far convergere i meno efficienti verso i migliori, in termini di costi e risultati."

    Non lo dico io, lo penso, ma non sono io. Vai su http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/economia/ricette-crisi-voce-info/ricette-6-spesa/ricette-6-spesa.html .
    La tua idea è molto buona sia dal punto di vista dell'efficienza (minori costi), che dal punto di vista dell'efficacia (maggiore facilità nel raggiungere gli obiettivi comuni), il nodo fondamentale da sciogliere resta l'attuazione e l'implementazione effettiva.
    Ciò non toglie che l'ipotesi di congiungimento dei comuni meno virtuosi con quelli più virtuosi sia ottima.

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