martedì 13 ottobre 2009

Libertà? Si può fare a meno....

...ma a una condizione: è necessario essere schiavi.



Introduzione

Libertà di stampa, di pensiero, di espressione.

Le basi delle costituzioni dei popoli più avanzati e democratici del mondo si fondano sul concetto di libertà intesa come diritto conferito ad ognuno di esprimere il proprio pensiero attraverso diversi canali, quali la stampa, la parola, le opere, etc. In Italia abbiamo un articolo della Costituzione (il numero 21) che recita così:


"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure..."



Situazione Italiana

Secondo Lord Acton, italiano di nascita (guarda te che coincidenza..) “Liberty is not a means to a higher political end. It is the highest political end.”, parole sante diremmo tutti, tuttavia in Italia la situazione è un pochino differente. Negli ultimi tempi l’italiano medio sembra essersi assuefatto a ciò che vede e sente con maggiore frequenza dagli organi di stampa e mass media, sembra che sia diventato un automa che non riesce più a discernere il corretto dallo scorretto, il buono dal cattivo, il bello dal brutto. Sembra quindi aver smarrito il senso critico che dovrebbe essere innato in una società che si considera democratica. “Tutto va bene, lo dice il tg! Quindi lo penso anche io.”


Problema

L’italiano medio (così come l’individuo medio di ogni altra nazione) tende a ritenere giuste e veritiere le notizie e le informazioni che sente e legge più spesso, e con maggiore intensità. Tale meccanismo di persuasione incondizionata è coadiuvato da due fattori piuttosto importanti: il primo fa riferimento all’alto tasso di frequenza delle informazioni che sente e legge ogni giorno; il secondo concerne il problema della critica. Senza un contraddittorio, infatti, l’individuo medio non ha la possibilità di capire e realizzare cosa cela l’altra faccia della medaglia, di conseguenza ignora quasi totalmente la possibilità che esista una critica, alle informazioni che ha sentito e letto, effettivamente coerente con la realtà dei fatti.

Sostengo questa ipotesi perché in Italia tra i mass media più diffusi vi è la televisione. Non mi soffermo a spiegare cosa vuol dire monopolio e quali sono gli effetti sul mercato, sarei pedante; tuttavia è lampante che la presenza di ben 5 reti su 7 orientate essenzialmente a idolatrare le vicende politiche e non del governo BS possa ottenere come risultato finale il meccanismo che ho descritto in precedenza. A dimostrazione di quanto sostenuto il segretario generale di ‘Reporters sans Frontier’ Jean-François Juillard il 3 ottobre a Piazza del Popolo a Roma ha affermato quanto segue:”Nel 2010 l’Italia diventerà l’ultimo paese in Europa per quanto riguarda la libertà di stampa”.


Dove stiamo andando?

Ma si sa, noi italiani siamo strani (siamo famosi anche per questo..)! Riusciamo infatti a farci condizionare con una tale facilità e scaltrezza senza nemmeno accorgerci che la realtà dei fatti potrebbe non essere quella che ci descrivono quotidianamente; restiamo impassibili e non ci rendiamo conto che accanto a noi il mondo continua ad andare avanti come noi ovviamente, ma seguendo una direzione diversa dalla nostra, ossia diametralmente opposta.


Una soluzione esisterebbe…

Possiamo scegliere di andare avanti in questa direzione, senza libertà di stampa e di espressione sostanziale, abbassando la testa e sapendo che in fin dei conti è più importante che la libertà sia formale (ci accontentiamo di quelle belle parole scritte nero su bianco precedute dal numero 21), altrimenti possiamo optare per alzarci le maniche e combattere affinché la libertà da formale divenga sostanziale.

Come possiamo farlo? Semplicemente utilizzando il cervello (un po’ di spirito critico non guasta mai) e facendo un piccolo sforzo nella ricerca delle informazioni, ossia ampliando i canali di informazione da cui apprendere le notizie più rilevanti (il web ci può dare una mano, in più la ricerca è rapida e gratuta). Probabilmente la soluzione più efficace riguarda la coscienza dell’italiano medio; se capisce che la libertà intellettuale e di espressione rende

più forti e consapevoli della realtà, allora sarà in grado di ragionare e realizzare le proprie idee senza distorsioni di alcun tipo.

11 commenti:

  1. Quando penso alla situazione italiana, ogni tanto mi sembra incredibilmente simile a una delle pochissime scene che mi hanno colpito de "la guerra di Charlie Wilson" (in poche parole il film non mi è piaciuto).
    In una scena Charlie, deputato del Texas, dice ad un agente della CIA che i texani sono semplici e vogliono solo 2 cose: tasse basse e la possibilità di tenere un'arma, del resto non gli importa un granché quindi lui può votare come gli pare.
    L'Italia mi sembra simile: non gli importa chi governa o cosa fa finché c'è pasta nel piatto e ci siano modi per non pagare le imposte.

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  2. Tuttavia c'è da considerare il fattore disinformazione. Molti italiani pensano di essere bene informati, ma non capiscono che in realtà non lo sono appieno. Questo è realmente il guaio della nostra nazione..non possiamo prendercela esclusivamente con i politici o con l'alta dirigenza, ma anche con coloro che si fanno abbindolare senza troppo difficoltà.

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  3. Io non sono sicuro che siano molte le persone "che si fanno abbindolare senza troppa difficoltà".
    Credo sia più mancanza di senso critico e, dato che siamo in Italia, che vinca la propria squadra, aldilà delle idiozie che si combinano.
    Tutto questo vale finché c'è pasta nel piatto, modi per pensare di essere più furbi degli altri e che l'Italia vinca i mondiali.
    D'altronde è da poco tempo che qui c'è una Repubblica, prima c'era la monarchia e prima ancora i Comuni e questa eredità del passato ce la continuiamo a trascinare.
    Forse un modo per risollevare le cose sarebbe da mettere in competizione sfrenata le varie provincie, regioni e comuni per prendere un mega-premio finale: Metti in palio un premio di 50 milioni per il comune più virtuoso da usare come preferisce la giunta, e comincerà la corsa al comune più bello; naturalmente è necessaria una bella classifica, così che il comune vicino ti può sfottere e umiliare per un anno ed infine, gli ultimi 20 comuni vengono annessi al comune vicino più in alto in classifica.
    In poco tempo le giunte elimineranno tutte le inefficienze per non essere annesse, oppure la corruzione dilagherà...

    Scusa la divagazione, ma può servire a spiegar meglio com'è, IMHO, il profilo dell'italiano medio.

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  4. Dopo le recenti evoluzioni credo che manchi anche di professionalità da parte dei giornalisti.
    In particolare mi voglio riferire al caso Mesiano: com'è che salta fuori solo ora che qualcuno, in un ristorante, lo ha visto festeggiare per la vittoria di Prodi alle elezioni 2006?
    Questo è un esempio, se qualcuno vuole portare un caso di mancanza di professionalità da parte di giornalisti faziosi di sinistra non farà altro che confermare ciò che ho detto.

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  5. Il discorso che fai tu Matteo lo condivido in pieno...sembra che le fazioni politiche abbiano dei fans che si sfottono a vicenda come se fosse un derby!

    La tua proposta in merito ai comuni mi piace, tuttavia trovo tante difficoltà nell'attuazione pratica. Chi giudica? Quali sarebbero i parametri di giudizio? Cosa si dovrebbe giudicare? Siamo sicuri che chi giudica è imparziale?
    In ogni caso ti ripeto l'idea mi piace parecchio, sarebbe utile non solo ai singoli comuni e zone limitrofe ma anche ai conti dello Stato.

    Sulla vicenda Mesiano credo che il metodo adottato da Mediaset sia semplice ed efficace al tempo stesso. Lo stile è quello delle varie Mafie: disintegrare i personaggi indesiderati tramite una strategia che li rende non credibili e al tempo stesso screditarli di tutto ciò che rappresentano. Il risultato atteso è il seguente: devono essere considerati non idonei alla loro mansione, in modo tale che esca fuori la falsa verità, cioè quella che BS ritiene giusta.

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  6. Appunto mancanza di professionalità dei giornalisti.
    Certo che screditare un personaggio perché porta calzini turchese (evidentemente vietati in una legge del 1949 mai abrogata), fuma (c'è anche scritto che fa male sulla confezione) e aspetta il barbiere, vuol dire che non c'è molta m***a su di lui.
    Per non parlare dei mille testimoni a sorpresa che hanno sentito tale giudice essere felice che Prodi abbia vinto le elezioni e che salta fuori solo adesso, e non durante il processo (in questo caso si poteva chiedere l'applicazione della legge Cirami credo...).
    .....
    Ormai non so più cosa dire.

    PS: preparo l'idea e poi vedremo di discuterla un po' qua, sperando nel contributo di altri lettori.

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  7. L'obiettivo è chiaro a tutti: screditare davanti all'opinione pubblica chiunque è contro BS, sia esso giudice, opinionista, giornalista, gente comune o politico.

    Questa io la chiamo M***a!

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  8. Ovvia difesa: non stavamo pedinando, abbiamo posto domande a cui rispondere, non stiamo violando la privacy, da quando ha emesso la sentenza è un personaggio pubblico, se vuole può venire in trasmissione, è tutto montato da Repubblica, Repubblica non è corretta perché ha violato la privacy di BS...

    Tiro il sasso e nascondo la mano, poi la rimostrò e poi ti convinco che non ho la mano e che comunque hai tirato prima te il sasso...

    Intanto la gente si stanca e ormai le notizie non sono più importanti....

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  9. http://www.economist.com/daily/chartgallery/displayStory.cfm?story_id=14713716&source=features_box4

    Il declino Italiano sembra prendere corpo. Sinceramente dispiace vedere questi dati e queste classifiche.

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  10. http://www.corriere.it/economia/09_dicembre_08/tagli-editoria_6eb3456c-e3cc-11de-8eb6-00144f02aabc.shtml

    Ecco quella che sembra una buona notizia...

    PS: se il link non funziona chiedo scusa, ma ho dovuto copiarlo a mano, per un qualche astruso motivo non funziona il copia e incolla

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  11. http://www.corriere.it/politica/09_dicembre_09/fondi-editoria-tremonti_833c4ffa-e4bd-11de-b76e-00144f02aabc.shtml

    Mi era sembrato troppo bello....

    PS: mi era sembrato anche di leggerlo, ma sul sito del corriere l'hanno nascosto in fretta...

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