lunedì 26 luglio 2010

TG da spiaggia

E' estate, il caldo è forte, a volte l'umidità pomeridiana è fin troppo fastidiosa, ma con un bel bagno al mare tutto si risolve nel migliore dei modi, l'importante è farselo questo benedetto bagno, "..e che diamine!". A questo pensavo nei giorni scorsi, mentre guardavo, per mia sventura, diversi telegiornali italioti all'ora di pranzo.




Introduzione
In questo blog abbiamo già trattato criticamente il tema della stampa italiana, sia essa cartacea o audiovisiva. In alcuni casi è stato sconcertante avere a che fare con la quasi totale mancanza di professionalità da parte di alcuni giornalisti e giornali, in altri è stato imbarazzante assistere ai servizi dei telegiornali Mediaset e Rai.

Sia chiaro fin dall'inizio, qui nessuno ha intenzione di generalizzare sulla qualità della stampa italiana, bensì è nostro intento discutere dello scempio e della mediocrità che, nel più dei casi, siamo costretti ad assistere leggendo un giornale o un sito, oppure guardando un servizio televisivo.
Sia chiaro, inoltre, che non è nostra competenza giudicare quali siano i servizi che meritano di maggiore visibilità rispetto ad altri. Anche qui, il nostro intento è di chiarire cosa sarebbe giusto evidenziare e cosa sarebbe giusto eliminare nella stampa italiana.


Il Punto
Tralasciando la stampa cartacea, focalizziamo l'attenzione sulla stampa visiva, ossia la stampa legata ai telegiornali che popolano le frequenze tv della penisola.
Lo scenario è il seguente: Mediaset da un lato e la Rai dall'altro, il resto (LA7, Sky, e altro) non lo prendiamo in considerazione in quanto rappresenta una fetta ridotta del mercato nostrano.
I servizi che un comune telespettatore si aspetta di vedere riguardano le vicende di vario tipo che accadono in Italia in primis e all'Estero poi. I criteri di scelta dei servizi da mandare in onda dovrebbero essere i seguenti: 


  • Notizie di carattere straordinario (quando avviene);

  • Importanza di un fatto accaduto in Italia o che ha coinvolto l'Italia all'estero dal punto di vista:


    1. Politico;
    2. Cronaca;
    3. Attualità;
    4. Cultura;
    5. Sport;
    6. Curiosità;
    7. ...

    • Grado di interesse per l'audience (nel caso dello sport: in Italia si da più spazio al calcio, in Inghilterra al rugby o al cricket);

    Posti validi tali criteri la classica scaletta di un normale TG sarebbe la seguente:
    1. Eventuale fatto straordinario;
    2. Politica;
    3. Cronaca di vario tipo;
    4. Cultura;
    5. Sport;
    6. Curiosità;
    7. ...

    Il caso
    La situazione Italiana sembra abbia virato verso altri criteri che personalmente mi sfuggono. A voler essere ingenui si può pensare che in Italia accadano sempre le stesse. Vi fornisco un brevissimo esempio dei fatti narrati dai nostri TG: omicidi, suicidi, morti accidentali, violenze, caldo tanto caldo, ogni tanto capita che una balena salti su una barca a vela (fatto narrato in due giorni, poichè i TG, sapete com'è, devono mantenere il proprio status di raccontatori di verità assolute!), gli evergreen "coccodrilli" su ragazzine/i morti incidentalmente in un concerto, incendi nella penisola, le spiagge affollate, il traffico sull'A1, qualche notiziola culturale e culinaria e infine il tanto amato gossip italiota. Manca qualcosa? Sembra proprio di si, la Politica.

    Effettivamente i TG Italiani non trattano più la Politica come se fosse all'apice della scaletta, ma come una semplice notizia di attualità, tanto mica interessa. Questa rivoluzione telegiornalistica pare abbia colpito RAI e Mediaset, di fatti con un pò di attenzione si può notare il cartello delle informazioni che quotidianamente tali palinsesti propinano all'audience. 

    C'è da spaventarsi? Penso proprio di no, basta spegnere la tv e farsi, chi può, un bel bagno per rinfrescarsi le idee.

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